È noto da tempo che la Svizzera è la patria degli orologiai più importanti.

Audemars Piguet orologi replica

Montagnoso e austero, richiedeva ai suoi abitanti un carattere forte e un’incredibile precisione. La storia inizia in modo discreto – nel cuore della valle svizzera di La Vallée-de-Joux (Watch Valley), il villaggio di Le Brassus. Il suo residente ventunenne – Edward August Piguet e il suo amico ventitreenne – Jules Audemars fondò una fabbrica di orologi replica, attiva dal 1875. Tra il 1894 e il 1899 hanno prodotto solo 1.200 orologi, traendo spunti dalla galoppante rivoluzione industriale, ma senza condividerne il ritmo. imitazioni rolex

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Il grande debutto fu l’orologio da tasca Grande Compllication (1882) con contatore centrale dei minuti. Un decennio dopo, questa ripetizione minuti portatile ha preceduto questo modello. Il duo di maestri si è concentrato su intricati lavori fatti a mano e sul contatto individuale con il cliente.

Creando una filosofia aziendale che non è cambiata negli anni e ha dato il tono a tutti i marchi di lusso del 21° secolo. Nel 1907, il team che lavorava agli orologi Audemars Piguet replica era composto da settanta specialisti. 1915 presentarono il movimento più piccolo della storia (15,8 mm di diametro) con una ripetizione di cinque minuti. Nel 1924 progettano il primo segnatempo con un’ora saltante (il modello Jumping Hour. Contenente un meccanismo consistente nell’indicazione digitale delle ore, in una finestra che si muove a passi ogni ora). L’anno 1925 è l’anno della prima del meccanismo tascabile di 1,32 mm di spessore. Per tutto il XX secolo, la manifattura si è occupata di stabilire successivi record di orologeria – attraverso tasche scheletrate, a calibri sempre più sottili dei movimenti.

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Il modello Royal Oak ha debuttato nel 1972 e ha cambiato per sempre il volto dell’orologeria. La lunetta – l’anello che circonda il vetro dell’orologio, attaccato alla cassa – per la prima volta nella storia di un orologio di lusso è stata realizzata in acciaio. È stata la prova della grande creatività e del coraggio dei designer: questa rottura radicale dalla struttura classica del design di classe superiore ha scosso il pubblico. Gerald Genta ha progettato l’orologio in meno di un giorno e la sua ispirazione è stata l’estetica marina: l’elmetto da sub, il suo design grezzo e le viti di montaggio esagonali.

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All’inizio il Royal Oak non suscitò molto entusiasmo: ne furono prodotti 1.000 esemplari principalmente in Italia e Svizzera. La leggenda nasce quando Giovanni “Gianni” Agnelli, l’allora boss della FIATA, mette l’ultimo Audemars Piguet sull’orlo del polsino della camicia. Royal Oak ha rafforzato la posizione del marchio nel mercato degli orologi di lusso, piazzandolo sul podio a pari merito con Patek Philippe e Vacheron Constantin fino ad oggi.